Tutti gli articoli di Simone Fornara

Leggere libri a LetterAltura

2017_letteralturaDal 14 al 17 settembre 2017 si svolge, a Verbania, l’undicesima edizione del Festival Lago Maggiore LetterAltura, intitolata Lèggère Stòrie e Paròle sul Treno.

Tra gli eventi in programma, il corso avanzato di lettura ad alta voce Voci dal treno, tenuto dall’attrice e docente Giorgia Cantalini e organizzato da Letteratura Rinnovabile: un’esperienza condivisa con un gruppo di dieci partecipanti
che in due giorni imparano tecniche di lettura che coinvolgono non solo la voce, ma l’intero corpo, dato che la pagina scritta necessita di una assimilazione fisica e immaginativa. Il percorso coniuga training fisico e grammatica, con un approccio che si concentra sul “cosa” della pagina scritta, piuttosto che sul “come” dell’emissione sonora. Gesti e movimenti sono dunque essenziali per generare una “scrittura seconda” che rende indimenticabili le parole lette.

I testi scelti sono di Pirandello e Tolstoj e vengono presentati dagli allievi (tra i quali anche Simone Fornara) con un breve spettacolo (domenica 17 settembre, ore 18, Villa Giulia, Verbania Pallanza) a conclusione del Festival 2017 di LetterAltura.

Cliccare qui per scaricare il programma del Festival.

Il dio della racchetta. Il tennis di Roger Federer raccontato in nove colpi impossibili

dio_della_racchetta_copRoger Federer è uno dei campioni più grandi e vincenti dello sport moderno. Ancora più che dai risultati della sua straordinaria carriera, la sua grandezza deriva in primo luogo dal suo modo di interpretare il tennis, che rasenta la perfezione stilistica e che si pone in contrasto con i tratti dello sport attuale, ipertatuato, muscolare e rumoroso. Non è un caso che chi ha scritto su di lui abbia spesso accostato i suoi gesti a quelli di un artista, e i suoi colpi a silenziose opere d’arte di fulminante bellezza.

Su questa linea si pone anche il libro di Simone Fornara Il dio della racchetta. Il tennis di Roger Federer raccontato in nove colpi impossibili (Roma, Ultra Sport, 2017), che – ispirandosi alla descrizione che David Foster Wallace diede dei cosiddetti Momenti Federer – racconta il tennis del campione elvetico a partire dall’analisi di nove suoi colpi apparentemente impossibili. È infatti proprio la rigorosa analisi tecnica che permette di spiegare come Federer riesca a creare le condizioni per rendere possibile cio che pare impossibile, plasmando il tempo a suo favore. Ed è sempre l’analisi tecnica che porta l’autore ad argomentare, con costante ironia e in ragionamenti in bilico tra il filosofico e il religioso, tra la letteratura e lo sport, perché non sia così azzardato considerare i movimenti di Federer sul campo come manifestazioni del divino.

Il tutto, senza trascurare gli effetti comici che la visione dei colpi provoca in chi – come l’autore – soffre di una particolare forma della sindrome di Stendhal applicata al tennis: gloglottii, struzzificazioni, barriti e pianti dirotti ne sono i sintomi inconfondibili.

In tutte le librerie e negli store online (anche in formato elettronico).

Cliccare qui per accedere alla pagina Facebook Il dio della racchetta.

Sul Dio della racchetta…

Gli albi illustrati e la didattica dell’italiano: un articolo su «Italica Wratislaviensia»

2017_iwGli albi illustrati (e la variante dei silent book, cioè gli albi di sole immagini) sono libri per l’infanzia considerati da molti idonei solo ai bambini in età prescolare o nei primissimi anni di scolarizzazione, e per questo per lo più trascurati a livello di insegnamento negli ordini scolastici successivi. In realtà, le potenzialità didattiche degli albi illustrati, caratterizzati negli esempi più riusciti da un perfetto connubio tra parole e immagini, sono enormi, in particolare per la scuola primaria: per ciò che riguarda la didattica dell’italiano, ad esempio, si rivelano dei supporti straordinari per un’impostazione di tipo progettuale che permetta di integrare l’insegnamento/apprendimento di tutte le abilità linguistiche e della riflessione sulla lingua, cioè dei perni sui quali si reggono i programmi e i piani di studio relativi alla lingua italiana dei paesi e dei contesti italofoni.

L’articolo di Simone Fornara Viaggi di immagini e parole.
La didattica dell’italiano nella scuola primaria con gli albi illustrati e i silent book, pubblicato sul numero 8 (2017) della rivista «Italica Wratislaviensia», si propone di sostanziare questa convinzione attraverso la definizione di una possibile classificazione degli albi illustrati in sei distinte tipologie e la contestuale descrizione di alcuni percorsi didattici sviluppati in scuole primarie del Canton Ticino (Svizzera italiana), incentrati sull’utilizzo di albi illustrati. Puntando sul piacere di leggere storie coinvolgenti e sulla motivazione, l’albo illustrato consente di lavorare in vista di obiettivi ambiziosi e stimolanti (ad esempio, la redazione di uno o più albi illustrati nuovi, ispirati a quello scelto all’inizio del percorso, oppure la trasposizione teatrale del testo di partenza), puntando nel contempo a sviluppare le competenze degli allievi per ciò che riguarda il parlato e l’ascolto, la lettura e la scrittura.

L’articolo è disponibile a questo link.

Cliccando qui, invece, è possibile scaricare l’intero numero della rivista, dedicato alla letteratura per l’infanzia.

L’ortografia al DFA di Locarno

ortografiaOggi l’ortografia vanta un singolare primato: non c’è errore che sia sintomo di ignoranza al pari di quello ortografico. Basti pensare a tutte le volte che i giornali o il web riportano strafalcioni come Entrare a d’agio, Non posso fare almeno di te o All’estimento saldi.

Nessuno può sentirsi davvero “al sicuro”: il confronto con i propri dubbi di ortografia emerge ogni volta che si scrive un testo, sia un saggio, un articolo di giornale o una pagina web. Succede al neo-laureato che compone il curriculum, al professionista che scrive una e-mail e al giornalista che spedisce il pezzo in redazione.

A maggior ragione questo capita tra i banchi di scuola: quante volte ci siamo chiesti se si scrive sufficiente o sufficente, oppure se correggere sé stesso o ciliege?

Per rispondere a questi e ad altri interrogativi, martedì 23 maggio 2017, alle ore 17 (presso l’Aula Magna del DFA di Locarno), il Centro di Didattica dell’Italiano Lingua di Scolarizzazione (DILS) della SUPSI organizza la presentazione del libro di Luca Cignetti e Silvia Demartini L’ortografia (Roma, Carocci, 2016), un volume scritto in modo originale e discorsivo che parte proprio dall’uso reale nella scrittura e dall’esame degli errori più comuni dell’italiano di oggi.

Cliccare qui per scaricare la locandina.

La battaglia navale della punteggiatura su «La Vita Scolastica»

2017_vsaLa battaglia navale della punteggiatura, cioè la proposta didattica elaborata da Raffaella del Bono e descritta in questo articolo, è ora approdata sulle pagine della rivista «La Vita Scolastica» (numero 9/2017), che ne presenta in breve gli obiettivi e le caratteristiche.

L’articolo, intitolato Punto e virgola. La battaglia navale della punteggiatura: un gioco didattico per rinnovare un esercizio tradizionale e scritto a quattro mani da Simone Fornara e Raffaella del Bono, è disponibile per gli abbonati alla rivista o sulla piattaforma Academia.

A questo link è invece possibile scaricare il gioco e le istruzioni.

Nuova edizione del manuale “Il Piacere di scrivere”

2017_piacere_scrivereÈ da poco in libreria la nuova edizione del manuale Il piacere di scrivere. Guida all’italiano del terzo millennio, di Simone Fornara e Luca Cignetti, con la prefazione di Luca Serianni.

Si tratta dell’edizione pubblicata da Carocci nella collana Quality Paperbacks (2017), con un look diverso, a partire dalla copertina.

Per informazioni e per consultare l’indice, cliccare qui.

Angela Nanetti al DFA di Locarno

schermata-2017-04-02-alle-17-20-34Giovedì 5 aprile, alle ore 17.30 (Aula Magna), in collaborazione con il Festival di letteratura per ragazzi Storie controvento, il DFA di Locarno ospiterà la scrittrice Angela Nanetti per un incontro aperto agli studenti e al pubblico sul tema Scrivere per bambini e ragazzi.

Angela Nanetti racconterà il suo percorso personale e i segreti della sua arte, accompagnando il pubblico in un viaggio che toccherà diversi aspetti della professione dello scrittore: ad esempio le analogie e le differenze tra la scrittura per bambini e quella per adulti, l’idea di bambino che è sottesa alla letteratura per l’infanzia, il ruolo che quest’ultima ha come ponte o traghetto per l’altrove, senza escludere degli approfondimenti su alcune delle sue opere di maggior successo, come Mistral e Mio nonno era un ciliegio.

L’incontro è un’occasione da non perdere: non capita spesso, infatti, di poter ascoltare di persona la voce di una delle più note autrici di libri per bambini e per ragazzi, le cui opere sono molto conosciute dai docenti di diversi ordini scolastici, perché permettono di affrontare temi di grande importanza (come l’adolescenza e la morte) in modo sempre molto delicato e poetico.

Cliccare qui per il programma e la bibliografia 2017 di Storie controvento.

Cliccare qui per le biografia e la bibliografia di Angela Nanetti.

Il lavoro di crescere nel colloquio tra due scrittori

dani-cover-gce-300-7cmpaolo di stefano i pesci devono nuotareGli scrittori Paolo Di Stefano e Daniele Dell’Agnola saranno ospiti del DFA di Locarno giovedì 30 marzo 2017, alle ore 17.30 (Aula Magna), per una serata rivolta a tutti quelli che hanno a cuore l’educazione dei nostri adolescenti, organizzata dal centro Didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione del DFA.

Introdotti da Simone Fornara, e presentati e stuzzicati da Christelle Campana, giornalista del TG della Radiotelevisione svizzera, i due scrittori parleranno del loro lavoro e si confronteranno sui temi più importanti trattati nei loro ultimi romanzi, I pesci devono nuotare (di Paolo Di Stefano, Rizzoli, 2016) e Anche i bruchi volano (di Daniele Dell’Agnola, Capelli, 2016). Impreziosirà la serata la voce di Sara Giulivi, che leggerà alcune pagine tratte dalle due opere.

I due autori, lo stesso 30 marzo, animeranno due incontri con gli allievi di terza e di quarta delle scuole medie di Locarno I (ore 10.00, Via Varesi) e con gli allievi di terza delle scuole medie di Locarno II (ore 13.30, Via Chiesa).

Hopper e il pezzo di melone

copertina-on17-1bChe cosa può succedere se un quadro inizia a raccontare storie? E se un insidioso pezzo di melone irrompe nella quotidiana tranquillità famigliare di una sera d’estate?

Il numero 2017/1 della rivista «Opera Nuova» fornisce almeno un paio di risposte a questi due interrogativi apparentemente bizzarri.

Il quadro in questione è il celebre Nighthawks dell’americano Edward Hopper che, sottoposto a un utile e stimolante esercizio di scrittura creativa, si è messo a raccontare quattro storie, cioè le storie dei quattro personaggi che vi sono ritratti. A scrivere le storie, le penne di quattro docenti di scuola superiore del Canton Ticino – Lia Galli, Michèle Python, Davide Circello e Valeria Callea – che, durante il loro percorso di abilitazione al DFA di Locarno, hanno raccolto la sfida lanciata loro da Simone Fornara, assumendo ciuascuno il punto di vista di uno dei personaggi del quadro e scrivendo ispirandosi allo stile di quattro grandi scrittori. I racconti e l’introduzione di Simone Fornara, che presenta alcune riflessioni sul valore didattico dell’esperimento e che è possibile leggere cliccando qui, si trovano alle pagine 79-98 della rivista.

Il pezzo di melone, invece, è il protagonista del racconto di Simone Fornara e ultimo viene il pezzo di melone. (sì, con minuscola iniziale e punto alla fine del titolo), che si trova alle pagine 27-34. Di che cosa parla il racconto? Ovviamente di un pezzo di melone, che assume però un significato che va ben oltre la sua frammetaria corporeità, sconfinando nel metafisico. Ma per scoprire in che modo un semplice pezzo di melone può legarsi al senso dell’esistenza umana (o alla sua precarietà, a ben guardare), c’è un solo modo: procurarsi il numero di 2017/1 di «Opera Nuova» e leggerlo…

Giocare con le parole a Bologna

2017_bologna_opificio_golinelli Martedì 28 febbraio 2017, dalle ore 15 alle ore 17, presso l’Opificio Golinelli di Bologna, Simone Fornara ha svolto un incontro con i docenti di italiano e discipline affini di ogni ordine e grado, nell’ambito della terza edizione del corso di formazione Educare a educare: lingua italiana e realtà, coordinata da Matteo Viale.

Il tema della conferenza è stato la ludolinguistica a scuola: una serie di suggestioni operative (in gran parte ricavate dal libro Giocare con le parole) per far entrare in tutte le classi il fascino dei giochi di parole, un prezioso ausilio per portare l’attenzione dei ragazzi sulla lingua italiana e sulle sue infinite possibilità.

Cliccare qui per scaricare il programma completo dell’inizitiva.