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Sono usciti i quaderni blu di Sgrammit!

I testi delle vostre allieve e dei vostri allievi sono pieni di quori carenti di vitamina C e di tori pericolanti che dovrebbero essere torri in perfetto equilibrio? Le h vanno e vengono oscillando tra verbi e preposizioni senza regolarità alcuna? Non sapete se insistere, correggere, dettare, proporre schede o avviare riflessioni? Le vostre allieve e i vostri allievi faticano, si annoiano e sembrano non trattenere le regole che cercate di insegnare loro? Avete il dubbio che i traguardi indicati nei programmi e nelle indicazioni non siano realistici né raggiungibili? Se la risposta a queste domande è sempre “sì” non dovete abbattervi, perché l’ortografia dell’italiano è difficile da insegnare e da imparare, e costa spesso fatica e sudore, ma le soluzioni ci sono.

I quaderni blu di Sgrammit sono pensati per aiutarvi a trasformare l’insegnamento e l’apprendimento dell’ortografia in qualcosa di divertente, motivante e soprattutto efficace, per guidare allieve e allievi a scoprirne, riflettendo, i segreti e le convenzioni, per poi applicare queste ultime in maniera consapevole, facilitando il passaggio dal ragionamento all’automatismo. Per questo motivo nei quaderni blu troverete percorsi induttivi, di scoperta e di consolidamento, su tutti gli argomenti trattati, e non le schede tradizionali di esercitazione, che esistono già in grandissima quantità su carta e online. Senza trascurare il valore formativo dell’errore, secondo una prospettiva creativa e ludica di stampo rodariano.

Cliccate qui per tutte le informazioni e per il link per ordinare i quaderni.

Sgrammit è un progetto del Centro competenze Didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione del Dipartimento Formazione e Apprendimento della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, coordinato da Silvia Demartini e Simone Fornara e realizzato dalle Edizioni Salvioni di Bellinzona, con le illustrazioni di Simona Meisser.

100 volte Gianni Rodari: ciclo di conferenze online

Si intitola “100 volte Gianni Rodari” il ciclo di conferenze organizzato dal Dipartimento Formazione e Apprendimento della SUPSI, su inziativa di Simone Fornara e con il patrocinio del Comune di Omegna, per festeggiare i cento anni dalla nascita del grande scrittore omegnese, allo scopo di approfondire l’opera del “favoloso Gianni” da più punti di vista: l’uomo, lo scrittore, il giornalista, il pedagogista e l’insegnante.

Le conferenze si svolgeranno online tramite la piattaforma Teams a partire dal 30 settembre 2020, sempre dalle ore 15 alle 17, e saranno disponibili in diretta e in differita per tutti gli interessati (anche senza un account Microsoft Teams).

Questo il programma del ciclo (cliccando sui titoli delle conferenze si accede direttamente alla pagina dell’evento streaming):

30 settembre 2020
Gianni Rodari. Una storia, tante storie (P. Boero)
(differita disponibile solo per utenti SUPSI).

7 ottobre 2020
«Io sto dalla parte della cicala». Il pensiero divergente di Gianni Rodari (S. Fornara) (differita disponibile solo per utenti SUPSI).

14 ottobre 2020
Come tradire un autore amandolo alla follia: il caso di Gianni Rodari (A. Tomasini) (differita disponibile solo per utenti SUPSI).

21 ottobre 2020
L’arte di inventare storie e la “Grammatica della fantasia” (D. Dell’Agnola) (differita disponibile solo per utenti SUPSI).

11 novembre 2020
Da Rodari a Jeff Kinney. L’analisi del testo per costruire giocattoli didattici (D. Tursi) (differita disponibile solo per utenti SUPSI).

A questo link è possibile accedere a tutte le informazioni dettagliate.

Gianni Rodari e la lingua italiana: il convegno

“Educazione linguistica e fantasia. Gianni Rodari e la lingua italiana”. Questo è il titolo del convegno che si svolgerà sabato 3 ottobre 2020 a Omegna, grazie alla collaborazione tra GISCEL, GISCEL Ticino, SUPSI e Comune di Omegna.

Gianni Rodari ha fondato sulla parola una parte centrale del suo pensiero, sia in teoria, sia in pratica: in teoria, come testimoniano alcuni celebri passaggi della Grammatica della fantasia, tra i quali la bellissima immagine della parola che, “gettata nella mente a caso” come un sasso nello stagno, “produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni”, o come nella massima che identifica nella parola la chiave per accedere alla libertà e dunque alla democrazia: “«Tutti gli usi della parola a tutti» (…) Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”; in pratica, con le sue novelle, le sue filastrocche, i suoi racconti e le sue proposte concrete rivolte a insegnanti, bambine e bambini, conosciute e apprezzate in tutto il mondo. Ciò fa di lui un punto di riferimento imprescindibile nella cultura e nella scuola italiana anche sul versante dell’educazione linguistica.

Nasce da queste considerazioni l’idea di un convegno per riflettere sull’opera e sul pensiero del grande scrittore omegnese dal punto di vista della lingua italiana, attraverso le autorevoli voci di esperti, studiosi e scrittori, che ne indagheranno alcune sfaccettature, a partire dal rapporto con Tullio De Mauro e dal valore creativo dell’errore.

Parleranno, nell’ordine, Pino Boero, Silvana Ferreri, Simone Fornara, Silvana Loiero, Valter Deon e Alberto Sobrero. Ospite d’eccezione Bruno Tognolini.

L’iscrizione è obbligatoria in quanto i posti sono limitati.

Per iscriversi e per eventuali informazioni occorre inviare una email all’indirizzo:

convegnorodari.omegna@gmail.com

Per i docenti di ogni ordine scolastico, la partecipazione al convegno è riconosciuta come iniziativa di aggiornamento.

Cliccare qui per scaricare il programma e il pieghevole.

Nuovi video didattici

In tempi di Coronavirus, la didattica a distanza è diventata un’esigenza, una necessità imprescindibile, per dare a tutte le studentesse e a tutti gli studenti, di ogni età, la possibilità di continuare a godere del diritto all’istruzione e alla formazione, senza rischiose e probabilmente assai lunghe interruzioni.

Grazie alle nuove tecnologie, che hanno oggi la possibilità di mostrare il loro lato migliore, i modi per attuare la didattica a distanza sono, per fortuna, moltissimi, e ogni docente ha l’opportunità di scegliere quelli che ritiene migliori per sé e per le proprie allieve e per i propri allievi.

In questo contesto sto producendo molti video didattici, che segnalo in questa pagina, a beneficio di chi li volesse utilizzare a scopi didattici. Sono pensati per le mie studentesse e i miei studenti del Dipartimento Formazione e Apprendimento della SUPSI, ossia per futuri docenti di scuola primaria e dell’infanzia, ma li condivido, pensando che possano magari essere utili a tutti i docenti delle scuole dell’infanzia e primarie, e magari anche degli ordini scolastici successivi e di chi frequenta o insegna nelle facoltà di scienze della formazione.

Sono dedicati a temi centrali nella didattica dell’italiano di oggi: i tipi testuali, la punteggiatura, la competenza comunicativa.

La playlist completa (anche dei video precedenti) e sempre aggiornata è consultabile a questo link.

Qui sotto, invece, i nuovi video.

I tipi testuali. Principi didattici
I testi descrittivi. Spunti didattici
I testi espositivi. Spunti didattici
I testi regolativi. Spunti didattici
I testi argomentativi. Spunti didattici
La punteggiatura (1) – Che cos’è, come è nata, quali funzioni ha
La punteggiatura (2) – Errori più frequenti e spunti didattici
La competenza comunicativa (1) – Una definizione
La competenza comunicativa (2) – Varietà della lingua e spunti didattici

100 Gianni Rodari

Il 2020 è l’anno del centenario della nascita di Gianni Rodari (1920-1980), il più grande narratore italiano per ragazzi di ogni tempo. Moltissime saranno le iniziative che ricorderanno la sua figura e la sua opera, da tantissimi punti di vista. Fra queste, merita una menzione il ricchissimo programma ideato dal Comune di Omegna, la città natale del “favoloso” Gianni.

Il programma è stato presentato al pubblico la sera del 14 febbraio 2020, in un auditorium del Forum gremitissimo.

A questo link potete trovare tutte le informazioni aggiornate sugli eventi omegnesi.

Alla serata pubblica era presente anche Simone Fornara, che ha annunciato il convegno che si terrà il 3 ottobre del 2020 sempre a Omegna, e che è in fase di organizzazione da parte della SUPSI, del GISCEL e del Parco della Fantasia. Il convegno verterà sui legami tra Rodari e i principi dell’educazione linguistica, a partire dalle interesezioni con Tullio De Mauro. Presenti, tra gli altri, oltre a Simone Fornara stesso, Pino Boero e Bruno Tognolini.

Seguiranno informazioni più precise e il programma completo dell’evento.

Arriva Sgrammit!

Nato dalla penna dell’illustratrice ticinese Simona Meisser, il simpatico scoiattolo che guida le bambine e i bambini di scuola elementare alla scoperta della grammatica dell’italiano sta per scendere dal suo albero e invadere le classi con la sua travolgente banda di amici del bosco!

Sgrammit, Scoprire la grammatica dell’italiano nella scuola elementare, è un progetto del Centro competenze didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI, condotto e coordinato da Silvia Demartini e Simone Fornara, con la collaborazione della Salvioni Edizioni di Bellinzona. È il risultato dell’incontro proficuo fra ricerca e formazione, in quanto vede coinvolti sia esperti in linguistica e didattica della lingua, sia insegnanti attivi nelle scuole del Canton Ticino.

Sgrammit è finalizzato alla produzione di innovativi materiali didattici per la riflessione sulla lingua, che prenderanno forma in una serie di quaderni destinati ad allieve e allievi di scuola elementare. La finalità è duplice: fornire all’insegnante un inquadramento teorico sui contenuti grammaticali del Piano di studio della scuola dell’obbligo del Canton Ticino (ma perfettamente in sintonia anche con le Indicazioni nazionali italiane per la scuola primaria) e offrire alle classi di scuola elementare un’ampia scelta di percorsi didattici per scoprire in maniera divertente i segreti della grammatica dell’italiano.

L’uscita dei primi quaderni, dedicati alla punteggiatura, è l’occasione per una serie di incontri informativi di presentazione dei materiali e del progetto. Questi gli appuntamenti rivolti a tutti i docenti interessati:

  • martedì 14.05.2019, ore 17.30, SUPSI, Dipartimento formazione e apprendimento di Locarno;
  • mercoledì 15.05.2019, ore 17.15, Scuole Elementari Bellinzona Nord;
  • martedì 21.05.2019, ore 17.15, Scuole Elementari di Rancate;
  • giovedì 06.06.2019, ore 17.15, Istituto Scolastico di Capriasca.

Maggiori informazioni e il link per iscriversi alle serate sul sito www.sgrammit.ch.

Dalle pagine del sito sarà possibile acquistare i quaderni, direttamente dallo shop online della Edizioni Salvioni.

Cliccare qui per scaricare la locandina delle serate informative e la brochure dei quaderni.

Semplice, utile, divertente: il limerick in classe

Non è sempre facile trovare una via di accesso efficace al testo poetico, per far scoprire ad allievi di (quasi) ogni età che le regole che stanno alla base della poesia non sono un’inutile complicazione, ma un’impalcatura necessaria per incanalare la creatività.

Proprio per questo, i componimenti poetici brevi – come gli haiku o i limerick – sono una risorsa formidabile, ancora un po’ troppo sottovalutata in classe. Essi presentano il vantaggio di essere facilmente smontati e rimontati, senza grande dispendio di energie cognitive. In più, i limerick sono in generale di argomento leggero e divertente, adattabili a qualunque tipo di contenuto e messaggio.

In questo video di sette minuti, Scuro Moltamorte ci spiega che cosa sono i limerick, attraverso un’analisi su due esempi di Edward Lear e Gianni Rodari che può essere rapidamente riprodotta in classe, anche al fine di portare gli allievi a comporne di nuovi (come ha fatto lui stesso con i tre esempi conclusivi, dedicati ad altrettanti studenti del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI).

Buona visione!

Minibombo vola al DFA con Silvia Borando

Mercoledì 24 gennaio 2018, alle ore 16.30, l’autrice e illustratrice Silvia Borando sarà ospite del DFA di Locarno per una conferenza finalizzata a presentare al pubblico il progetto editoriale Minibombo.

Si tratta di una delle realtà editoriali per l’infanzia più vivaci e creative degli ultimi anni: nata a Reggio Emilia cinque anni fa, la casa editrice si è subito imposta all’attenzione degli esperti del settore come un punto di riferimento nell’evoluzione recente dell’albo illustrato.

I libri Minibombo, pensati per i giovanissimi (dai 2 ai 6 anni), ma fruibili anche da lettori più grandi, si distinguono per il tratto grafico stilizzato, inconfondibile, e per le loro storie, che riservano continue sorprese e che risultano al tempo stesso divertenti e istruttive: come recita il catalogo della casa editrice,

Minibombo ha un’idea di libro semplice e diretto. I disegni hanno linee nitide, colori puri e forme facili da riprodurre e i testi sono brevi o del tutto assenti. Si tratta di libri che richiedono inventiva e collaborazione: minibombo è più contento quando grandi e piccoli partecipano alla lettura e costruiscono insieme la propria storia.

Elementi, questi, che spiegano il successo del progetto e sono all’origine dei numerosi riconoscimenti e premi internazionali ottenuti da titoli come Orso, buco! e Apri la gabbia!, o dalle applicazioni multimediali che, affiancandosi alla produzione cartacea, ne arricchiscono l’offerta, come Il libro bianco, vincitrice del premio Andersen 2014 come migliore creazione digitale.

Silvia Borando, coordinatrice del progetto, oltre che autrice e illustratrice, è un’esperta animatrice di laboratori creativi rivolti a bambini di ogni età, che svolge presso biblioteche e istituti scolastici, e che traggono linfa vitale dalle pubblicazioni Minibombo. La sua presenza al DFA di Locarno, che prevede anche alcuni seminari con gli studenti della Formazione Bachelor, è dunque un’occasione importante per capire come si possa emergere nel mercato editoriale del terzo millennio grazie all’entusiasmo, alla creatività e alla competenza, e di come si possano proporre anche a scuola albi illustrati stimolanti e adattissimi per far nascere negli allievi il piacere di leggere e di giocare con le storie.

L’ortografia al DFA di Locarno

ortografiaOggi l’ortografia vanta un singolare primato: non c’è errore che sia sintomo di ignoranza al pari di quello ortografico. Basti pensare a tutte le volte che i giornali o il web riportano strafalcioni come Entrare a d’agio, Non posso fare almeno di te o All’estimento saldi.

Nessuno può sentirsi davvero “al sicuro”: il confronto con i propri dubbi di ortografia emerge ogni volta che si scrive un testo, sia un saggio, un articolo di giornale o una pagina web. Succede al neo-laureato che compone il curriculum, al professionista che scrive una e-mail e al giornalista che spedisce il pezzo in redazione.

A maggior ragione questo capita tra i banchi di scuola: quante volte ci siamo chiesti se si scrive sufficiente o sufficente, oppure se correggere sé stesso o ciliege?

Per rispondere a questi e ad altri interrogativi, martedì 23 maggio 2017, alle ore 17 (presso l’Aula Magna del DFA di Locarno), il Centro di Didattica dell’Italiano Lingua di Scolarizzazione (DILS) della SUPSI organizza la presentazione del libro di Luca Cignetti e Silvia Demartini L’ortografia (Roma, Carocci, 2016), un volume scritto in modo originale e discorsivo che parte proprio dall’uso reale nella scrittura e dall’esame degli errori più comuni dell’italiano di oggi.

Cliccare qui per scaricare la locandina.

Troppi anglicismi alla SUPSI? In verità…

headerMartedì 17 gennaio 2017 la trasmissione radiofonica “La consulenza” (RSI, Rete Uno) ha sollevato un piccolo dibattito circa l’uso degli anglicismi utilizzati dalla SUPSI nei suoi comunicati stampa.

Il conduttore della trasmissione, Antonio Bolzani, ha chiesto un parere a Simone Fornara, che ha avuto l’occasione di precisare alcuni dettagli. Gli anglicismi potranno anche dare fastidio, soprattutto quando eccessivi e ingiustificati, ma è sempre opportuno considerare con attenzione il contesto di riferimento: in questo caso, si parlava di un comunicato stampa rivolto a un pubblico internazionale, di livello accademico, ed è perciò pienamente giustificato e condivisibile il ricorso a parole come workshop, diventate tecnicismi condivisi da tutto il mondo universitario ed aziendale.

Si può ascoltare la trasmissione a questo link (minuto 29).