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Come TIscrivo? Un convegno sulla scrittura a scuola

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Come scrivono i giovani studenti della scuola dell’obbligo ticinese di oggi? Quali sono i nodi di difficoltà ricorrenti della loro scrittura e dell’italiano in generale? Che cosa può fare un docente per aiutarli a migliorare? In quale modo la ricerca scientifica può guidare le pratiche didattiche nelle aule scolastiche?

Rispondere a questi e ad altri interrogativi può sembrare difficile, ma non è impossibile. Soprattutto se le risposte possono fondarsi su un’analisi rigorosa della realtà. Ed è proprio questo l’intento di fondo del convegno che si svolgerà al Teatro di Locarno il 23 agosto 2016: dare risposte utili ai dubbi dei docenti a partire dai risultati della ricerca denominata TIscrivo, il progetto del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (FNS) DoRe 13DPD3_136603 La scrittura oggi, tra parlato e lingua mediata dalla rete. Aspetti teorico-descrittivi, diagnosi e interventi didattici, che ha portato alla raccolta e alla successiva analisi di circa 2000 testi scritti da allievi delle scuole ticinesi.

Nato dalla collaborazione tra il Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI, il territorio del Canton Ticino, rappresentato dall’Ufficio dell’Insegnamento Medio e dall’Ufficio delle Scuole Comunali, e la Sezione di Linguistica italiana dell’Istituto di Italianistica dell’Università di Basilea, il progetto ha visto impegnato un gruppo di studiosi guidati dai ricercatori del Centro di competenza di Didattica dell’italiano e delle lingue nella scuola del DFA dal 2011 al 2014 e si è potuto concretizzare grazie all’impegno e alla disponibilità di decine di docenti del cantone, che hanno aperto le porte delle loro aule e si sono messi a disposizione in corsi di formazione continua incentrati sul tema della scrittura e della revisione del testo.

La giornata, aperta a tutti i docenti della scuola dell’obbligo (e non solo), prevede relazioni accademiche, il racconto di esperienze didattiche maturate sui banchi delle scuole elementari e medie del Ticino, una tavola rotonda sul tema della scrittura a scuola, ed è anche l’occasione per presentare il libro Come TIscrivo? La scrittura a scuola tra teoria e didattica (Roma, Aracne, 2016), che descrive i principali risultati dei primi tre anni del progetto. Non mancheranno, inoltre, alcune sorprese in linea con il contesto in cui l’evento si svolgerà (il Teatro di Locarno).

Iscrizioni, programma, profili dei relatori e altri dettagli all’indirizzo www.supsi.ch/go/tiscrivo.

Cliccare qui per scaricare la locandina con il programma completo in formato A3.

Sul convegno…

L’esercito dei libri di carta e le librerie per ragazzi

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Gianna Vitali

Dalla rubrica Letteratura e infanzia del «Corriere del Ticino» (01.03.2016, p. 29):

Recenti statistiche hanno dimostrato che il 2015 è stato, per il libro, l’anno della svolta: dopo un periodo di crisi lungo almeno cinque anni, il mercato editoriale sembra essere uscito dal tunnel. E l’inversione di tendenza, che ha riportato il fatturato dei libri in positivo in tutti i paesi dell’Europa, al traino del Regno Unito, ha riguardato in particolare il libro di carta. Già, perché nel 2015 sono calate le vendite degli ebook e sono salite quelle dei libri tradizionali: il tanto temuto e paventato accantonamento del caro vecchio libro, da sfogliare, toccare, annusare, è una distopia ancora solo ipotetica (per fortuna!). Se si pensa che questo fenomeno è in linea con quanto accaduto negli Stati Uniti, si può essere certi che non si tratti di una bolla di sapone.

E il quadro è ancora più incoraggiante se si considerano i dati che riguardano l’editoria per ragazzi: anche nel periodo di crisi più nera, era il settore più resistente; e oggi, con questi neppure troppo timidi segnali di ripresa, il suo ruolo di locomotiva dell’intero mercato librario è ancora più forte. Sono proprio i giovani, infatti, a leggere di più e a comprare più libri. In un’epoca in cui è fin troppo facile accostare superficialmente il giovane all’uso (e abuso) delle nuove tecnologie, il dato può apparire sorprendente, se non addirittura paradossale. Ma il fatto è chiaro: i più giovani non si sono (ancora) inebetiti con la testa chinata sugli smartphone.

I motivi di questo ritorno dell’esercito dei libri di carta sono certamente molti, alcuni di natura economica e altri di natura culturale. Lasciando ad altre voci più competenti i primi, soffermiamoci su almeno uno dei secondi, in relazione al settore dell’editoria per ragazzi. E allora non possiamo fare a meno di ipotizzare che a questi dati abbiano giovato le numerosissime iniziative di promozione alla lettura che hanno visto e vedono impegnate, quotidianamente, schiere di volenterosi “missionari” della narrazione. Si tratta, generalmente, di persone che non amano alzare la voce (e che per questo risultano invisibili ai più) e che non hanno mai smesso di credere nel valore educativo e democratico delle storie, portandole all’attenzione di bambini ed educatori in ogni contesto possibile. Sono persone che si sono impegnate, per anni, nell’ombra, confidando nel potere evocativo ed emozionale delle pagine di carta. Persone che hanno speso anni della loro vita a seminare, a beneficio delle nuove generazioni.

Come Gianna Vitali, compagna di Roberto Denti e fondatrice, insieme a lui, nel lontano 1972, della prima libreria per ragazzi dell’Europa continentale, la Libreria dei Ragazzi di Milano. A proposito del suo ultimo viaggio, i suoi amici della Libreria dei Ragazzi hanno scritto queste parole: «Alcune persone hanno il dono di non andarsene mai per davvero. Gianna ci ha lasciato un incredibile tesoro di idee, di passione, di parole mai banali, di progetti continui. Che raccoglieremo e che porteremo avanti». Ecco, non bisognerebbe mai dimenticare l’esempio di persone come lei. Per fortuna, guardando al Canton Ticino, possiamo dormire sonni tranquilli: sul nostro territorio, infatti, le librerie dedicate espressamente ai ragazzi sono molte, e tutte agguerrite. E sono gestite da persone competenti e illuminate dalla stessa scintilla che accendeva i cuori dei fondatori della Libreria dei Ragazzi. Una scintilla di cui tutti noi – docenti, educatori, genitori, lettori – dobbiamo prenderci cura. Con impegno costante, e senza inutili clamori.

Cliccando qui è possibile scaricare il pdf del’articolo pubblicato sul «Corriere del Ticino».