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La punteggiatura, che spettacolo!

Marcoledì 10 gennaio 2014, presso il Teatro Kursaal di Locarno, alle ore 17:30, ci sarà “La punteggiatura, che spettacolo! Letture, riflessioni, performance attorno alla punteggiatura”, uno spettacolo organizzato dalla cattedra di Linguistica italiana dell’Università di Basilea.

L’evento si iscrive nell’ambito di un progetto Agorà (Agorà è un programma finanziato dal Fondo nazionale svizzero che mira a promuovere il dialogo tra scienza e società), che ha posto l’accento proprio sulla punteggiatura e il cui obiettivo risiede nel comunicare e divulgare al di fuori dell’ambito accademico i risultati delle pluriennali ricerche sulla punteggiatura svolte dalla squadra di ricerca basilese. 

Per questo progetto, il gruppo di studiosi ha interagito con diverse categorie di professionisti della parola, che in italiano scrivono, lavorano, imparano e si divertono: dai giornalisti della carta stampata e della radio, ai traduttori dei testi ufficiali della Confederazione svizzera, passando per gli insegnanti ticinesi e i loro allievi, gli operatori del web e gli scrittori. Con questi interlocutori sono stati organizzati corsi di formazione, tavole rotonde, concorsi, con l’obiettivo di valorizzare e comunicare l’importanza della punteggiatura nella costruzione dei testi scritti.

Lo spettacolo locarnese metterà in scena un insieme di letture e performance sul tema della punteggiatura che non mancheranno di far divertire ma anche riflettere il pubblico in sala. Sul palco ci sarà, tra gli altri, anche Simone Fornara, Responsabile del Centro competenze didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione (DILS) e Professore in Didattica dell’italiano alla SUPSI, che metterà in scena un vero e proprio processo alla punteggiatura. L’evento è aperto a tutte e a tutti e la partecipazione è libera.

Cliccare qui per scaricare la locandina.

Sgrammit (di nuovo) in Trentino

Non sono finite le trasferte di Sgrammit in giro per la Svizzera e per l’Italia! Sabato 18 novembre 2023 i Quaderni rossi hanno viaggiato fino a Trento, presso il Liceo Prati, dove Silvia Demartini e Simone Fornara hanno animato un laboratorio per docenti di ogni ordine scolastico finalizzato a scoprire le attività didattiche sulla punteggiatura e a capire come adattarle ad allieve e allievi di ogni età.

L’incontro, che faceva parte del corso Scoprire la punteggiatura in prospettiva verticale, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, ha previsto anche due appuntamenti online ed è stato organizzato dal GISCEL Trentino Alto-Adige/Südtirol e in particolare da Elena Martinelli.

Ora l’appuntamento è nelle classi, sui banchi, per mettere alla prova Sgrammit e le progettazioni didattiche ispirate all’approccio che ne è alla base.

Cliccare qui per scaricare il programma completo del corso.

Percorsi sgrammit online

In tempi di emergenza sanitaria, anche Sgrammit vuole dare il suo piccolo contributo: a partire da oggi, sono disponibili online sul suo sito alcuni percorsi didattici liberamente scaricabili in pdf.

Si possono usare per la didattica a distanza, dopo aver letto con attenzione i suggerimenti d’uso presenti nella Guida per l’insegnante (anch’essa liberamente scaricabile).

I percorsi sono tratti dai Quaderni rossi, dedicati alla punteggiatura.

Li trovate a questa pagina.



Nuovi video didattici

In tempi di Coronavirus, la didattica a distanza è diventata un’esigenza, una necessità imprescindibile, per dare a tutte le studentesse e a tutti gli studenti, di ogni età, la possibilità di continuare a godere del diritto all’istruzione e alla formazione, senza rischiose e probabilmente assai lunghe interruzioni.

Grazie alle nuove tecnologie, che hanno oggi la possibilità di mostrare il loro lato migliore, i modi per attuare la didattica a distanza sono, per fortuna, moltissimi, e ogni docente ha l’opportunità di scegliere quelli che ritiene migliori per sé e per le proprie allieve e per i propri allievi.

In questo contesto sto producendo molti video didattici, che segnalo in questa pagina, a beneficio di chi li volesse utilizzare a scopi didattici. Sono pensati per le mie studentesse e i miei studenti del Dipartimento Formazione e Apprendimento della SUPSI, ossia per futuri docenti di scuola primaria e dell’infanzia, ma li condivido, pensando che possano magari essere utili a tutti i docenti delle scuole dell’infanzia e primarie, e magari anche degli ordini scolastici successivi e di chi frequenta o insegna nelle facoltà di scienze della formazione.

Sono dedicati a temi centrali nella didattica dell’italiano di oggi: i tipi testuali, la punteggiatura, la competenza comunicativa.

La playlist completa (anche dei video precedenti) e sempre aggiornata è consultabile a questo link.

Qui sotto, invece, i nuovi video.

I tipi testuali. Principi didattici
I testi descrittivi. Spunti didattici
I testi espositivi. Spunti didattici
I testi regolativi. Spunti didattici
I testi argomentativi. Spunti didattici
La punteggiatura (1) – Che cos’è, come è nata, quali funzioni ha
La punteggiatura (2) – Errori più frequenti e spunti didattici
La competenza comunicativa (1) – Una definizione
La competenza comunicativa (2) – Varietà della lingua e spunti didattici

Arriva Sgrammit!

Nato dalla penna dell’illustratrice ticinese Simona Meisser, il simpatico scoiattolo che guida le bambine e i bambini di scuola elementare alla scoperta della grammatica dell’italiano sta per scendere dal suo albero e invadere le classi con la sua travolgente banda di amici del bosco!

Sgrammit, Scoprire la grammatica dell’italiano nella scuola elementare, è un progetto del Centro competenze didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI, condotto e coordinato da Silvia Demartini e Simone Fornara, con la collaborazione della Salvioni Edizioni di Bellinzona. È il risultato dell’incontro proficuo fra ricerca e formazione, in quanto vede coinvolti sia esperti in linguistica e didattica della lingua, sia insegnanti attivi nelle scuole del Canton Ticino.

Sgrammit è finalizzato alla produzione di innovativi materiali didattici per la riflessione sulla lingua, che prenderanno forma in una serie di quaderni destinati ad allieve e allievi di scuola elementare. La finalità è duplice: fornire all’insegnante un inquadramento teorico sui contenuti grammaticali del Piano di studio della scuola dell’obbligo del Canton Ticino (ma perfettamente in sintonia anche con le Indicazioni nazionali italiane per la scuola primaria) e offrire alle classi di scuola elementare un’ampia scelta di percorsi didattici per scoprire in maniera divertente i segreti della grammatica dell’italiano.

L’uscita dei primi quaderni, dedicati alla punteggiatura, è l’occasione per una serie di incontri informativi di presentazione dei materiali e del progetto. Questi gli appuntamenti rivolti a tutti i docenti interessati:

  • martedì 14.05.2019, ore 17.30, SUPSI, Dipartimento formazione e apprendimento di Locarno;
  • mercoledì 15.05.2019, ore 17.15, Scuole Elementari Bellinzona Nord;
  • martedì 21.05.2019, ore 17.15, Scuole Elementari di Rancate;
  • giovedì 06.06.2019, ore 17.15, Istituto Scolastico di Capriasca.

Maggiori informazioni e il link per iscriversi alle serate sul sito www.sgrammit.ch.

Dalle pagine del sito sarà possibile acquistare i quaderni, direttamente dallo shop online della Edizioni Salvioni.

Cliccare qui per scaricare la locandina delle serate informative e la brochure dei quaderni.

Didattica della punteggiatura: appuntamento a Milano

Mercoledì 20 e giovedì 21 febbraio 2019 si svolge a Milano, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, un’interessante iniziativa di formazione per insegnanti: la scuola invernale L’italiano nella scuola secondaria di primo grado. Grammatica, lettura e scrittura.

Sotto la direzione scientifica di Michele Colombo e Daniela Notarbartolo, una serie di conferenze e laboratori proporrà ai docenti riflessioni e pratiche attorno a temi di grande attualità nel campo dell’insegnamento dell’italiano.

Tra i relatori figura anche Simone Fornara, che con un team di docenti specializzatesi nell’elaborazione di pratiche didattiche innovative (Stefania Bianchi,  Maurizia Corsi, Silvia Fumagalli Mangano, Claudia Galli e Sofia Leoni) tratterà il tema della punteggiatura, tra teoria e didattica.

Cliccare qui per scaricare il programma dell’iniziativa.

La battaglia navale della punteggiatura su «La Vita Scolastica»

2017_vsaLa battaglia navale della punteggiatura, cioè la proposta didattica elaborata da Raffaella del Bono e descritta in questo articolo, è ora approdata sulle pagine della rivista «La Vita Scolastica» (numero 9/2017), che ne presenta in breve gli obiettivi e le caratteristiche.

L’articolo, intitolato Punto e virgola. La battaglia navale della punteggiatura: un gioco didattico per rinnovare un esercizio tradizionale e scritto a quattro mani da Simone Fornara e Raffaella del Bono, è disponibile per gli abbonati alla rivista o sulla piattaforma Academia.

A questo link è invece possibile scaricare il gioco e le istruzioni.

La didattica della punteggiatura all’Accademia dei Lincei

2017_linceiLa Fondazione “I Lincei per la Scuola” organizza una serie di incontri di aggiornamento per docenti delle scuole primarie e degli istituti secondari di primo grado della Regione Lazio, sotto la responsabilità scientifica di Luca Serianni.

L’iniziativa, intitolata Per una didattica dell’italiano argomentativo, prevede alcuni laboratori sulla didattica della scrittura, a cura di Tiziana Rossetti, e incontri sulla didattica della punteggiatura (Simone Fornara), sulle parti del discorso (Daniela Notarbartolo) e sui rapporti tra linguistica e insegnamento della grammatica (Giorgio Graffi), preceduti da una lezione introduttiva di Luca Serianni.

Simone Fornara ha parlato di didattica della punteggiatura lunedì 27 febbraio 2017, dalle ore 15 alle ore 17, presso l’auditorium della sede dell’Accademia dei Lincei, a Roma.

Cliccare qui per scaricare il programma completo dell’iniziativa.

La battaglia navale della punteggiatura

punteggiaturaIn più occasioni mi è capitato di mettere in discussione la reale utilità di uno degli esercizi più sfruttati per l’insegnamento della punteggiatura: l’inserimento dei segni in un testo che ne è privo. Gli schedari per la scuola primaria in commercio ne sono pieni, tanto che spesso diventa il fulcro attorno al quale ruota la didattica dell’interpunzione. Questo tipo di esercizio, però, più che insegnare, permette di verificare le competenze dell’allievo e di monitorarne l’evoluzione, ma anche in ciò ha dei limiti: la reale competenza d’uso si vede infatti solo nella composizione (più o meno libera) di un testo, e non nello svolgimento di esercizi. Per questo motivo, ad esempio nel mio libro Alla scoperta della punteggiatura. Proposte didattiche per riflettere sul testo (Roma, Carocci, 2012), ne ho proposto un uso parco, avanzando nel contempo l’idea che, per essere più utile, andrebbe collegato al discorso sulle tipologie testuali, chiedendo agli allievi di inserire i segni in testi appartenenti in modo chiaro a una di esse: in questo modo, l’allievo capisce che a una tipologia testuale precisa corrisponde un uso più o meno vincolato dei segni di punteggiatura. Ad esempio, in un testo regolativo (una ricetta o le istruzioni di un gioco), la posizione dei segni diventa quasi obbligata, mentre in un testo narrativo è un po’ più libera. In questo modo è possibile rivitalizzare un esercizio un po’ vetusto, rendendolo più coerente con i contenuti dei programmi di studio odierni e con i principi che regolano (e che dovrebbero guidare) la didattica dell’italiano del terzo millennio.

Per questo, mi ha fatto enormemente piacere ricevere la lettera di una maestra di scuola primaria, Raffaella del Bono, dell’Istituto Comprensivo M.K. Gandhi di Pontedera (PI), che ha avuto la gentilezza di condividere con me un proposta didattica sulla punteggiatura ispirata a quelle mie pagine e che lei, con grande creatività e passione, ha rielaborato per i suoi allievi. Si tratta di un’affascinante battaglia navale interpuntiva.

Il gioco, che si svolge a coppie (o in due squadre), è molto semplice: si gioca come la battaglia navale classica, solo che invece di colpire e affondare le navi, bisogna indovinare dove sono posizionati e quali sono i segni di punteggiatura all’interno di un testo.

La maestra Raffaella ha avuto anche la pazienza di rispondere ad alcune mie domande: le sue parole permettono di capire meglio lo spirito che anima questa e altre iniziative simili.

Come è nata l’idea di una battaglia navale della punteggiatura?

Io lavoro in una scuola che fa parte della rete delle scuole “Senza Zaino”. Il “Senza Zaino” è un modello che si sta diffondendo da una decina d’anni in molti Istituti (credo che siano circa un centinaio in Italia). Partito dalla Toscana, e precisamente da Lucca, dove il dirigente scolastico Marco Orsi lo ha elaborato, si sta diffondendo in varie regioni. Gli aspetti che caratterizzano questo modello di scuola sono molteplici: l’eliminazione dello zaino è solo il più eclatante. Tra le molte caratteristiche del modello vi è la valorizzazione del lavoro differenziato per favorire l’autonomia degli alunni. In pratica ci sono momenti, durante la settimana, in cui la classe non segue un’attività uguale per tutti, ma i ragazzi lavorano su attività differenti, in autonomia. Per questo gli insegnanti predispongono degli strumenti di lavoro che permettano tali attività e il controllo autonomo dell’errore. Tutti noi siamo quindi impegnati nell’elaborazione di strumenti di lavoro sempre nuovi. Caratteristica di questi strumenti è generalmente quella di essere motivanti e accattivanti. Ci sono scuole dove sono state istituite delle “Fabbriche di strumenti” che gli insegnanti della rete possono visitare e a cui possono ispirarsi per creare il proprio materiale. Non ho mai trovato però nulla che riguardasse la punteggiatura e così qualche giorno fa mi sono messa a pensare a cosa avrei potuto realizzare. Sull’onda di alcuni strumenti che avevo appena realizzato (Gioco dell’oca di verbi e aggettivi, Memory dell’Indicativo), ho pensato a un altro gioco “classico” per bambini, la Battaglia Navale. Il gioco doveva permettere un lavoro in coppia e consentire il controllo autonomo dell’errore. La Battaglia Navale è ovviamente pensata come un momento di esercitazione successivo al percorso collettivo di riflessione sulla punteggiatura.

Quello che vorrei sottolineare è che le idee per una didattica innovativa non nascono da sole, sono spesso frutto di ambienti  stimolanti e all’avanguardia.

Quali sono le reazioni degli allievi di fronte a queste attività?

In generale le reazioni a questi stimoli sono sempre molto positive. I bambini sono sempre entusiasti di utilizzare strumenti che rendano la didattica più interessante e meno monotona.

E in termini di apprendimento, che cosa si può dire di attività come queste? Dalla sua esperienza, ha ricavato che servono davvero a qualcosa?

Sì, sono convinta che servano davvero. Vengo da un’esperienza molto lunga nella scuola dell’Infanzia. Lì è pratica comune inserire il gioco, libero o guidato, nella didattica. Il gioco, da sempre, sia in contesti formali che informali, permette l’acquisizione di numerosi apprendimenti. Nella scuola primaria non è sempre facile proporre la pratica ludica nella didattica, ma quando è possibile i bambini sono sicuramente molto più motivati. La motivazione è un grosso motore per imparare.

Un grande grazie, dunque, alla maestra Raffaella: è per merito di persone appassionate come lei che le nuove generazioni possono disporre di occasioni di apprendimento stimolanti e rispettose delle loro straordinarie (e troppo spesso trascurate) capacità.

Cliccare qui per scaricare le istruzioni e tutti i materiali didattici della Battaglia navale della punteggiatura.